Unità Pastorale 13 Gragnano

Il cammino delle parrocchie di Gragnano

Il cammino di ascolto sinodale nella nostra Unità Pastorale si è snodato in questi mesi attraverso alcune tappe salienti: un fase iniziale di discernimento del Consiglio di Unità Pastorale ha messo a fuoco come vivere insieme questo tempo; successivamente, la settimana sinodale – dal 22 al 24 febbraio – che è stata il fulcro del nostro cammino: le attività parrocchiali quotidiane in quei giorni sono state sospese per poter vivere insieme i vari incontri serali; infine, la fase parrocchiale che, nella creatività delle diverse comunità, ha provato a portare a tutti questa spinta all’ascolto dello Spirito alla quale il Papa ci richiama continuamente con forza ed entusiasmo. Questa fase non si conclude, ma continua attraverso le diverse strade che lo Spirito suggerisce e permette, è un tracciato appena iniziato.

Da tempo le comunità della nostra città stanno provando a camminare insieme, tra slanci e difficoltà: se già la pandemia, seppur con qualche rallentamento nella prova, non ci aveva dispersi o fermati, ma anzi ci aveva fatto sperimentare la bellezza di iniziative condivise, ancor di più l’invito a metterci in ascolto dello Spirito insieme ci ha, in maniera provvidenziale, aiutati a fare passi avanti in questa direzione.

Fondamentale è stato il metodo sinodale della “conversazione spirituale”: il momento di preghiera iniziale ha preparato il cuore all’ascolto dello Spirito; la suddivisione nei piccoli gruppi ha permesso di creare un clima di fraternità in cui tutti i partecipanti hanno avuto modo di esprimersi senza timori e pregiudizi; lo stile propositivo di confronto ha facilitato la sintesi di quanto emerso nei gruppi, evitando contrapposizioni, toni accesi o polemici.

La scelta, operata dal Consiglio di Unità Pastorale, di strutturare la fase di ascolto su due livelli, parrocchiale e di Unità, ha consentito da un lato di ravvivare i legami “interni” di ogni comunità, anche attraverso gli organismi di partecipazione, dall’altro di aprirsi a idee, visioni, modi di vivere la Chiesa completamente diversi dai propri.
Per la prima volta l’Unità Pastorale ha avuto modo di incontrare tutte le associazioni presenti sin città: in un clima di collaborazione e stima reciproca è venuto fuori il desiderio condiviso di collaborare per il bene del territorio. Da questa occasione è nato un tavolo permanente delle associazioni al fine di promuovere, nella valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio artistico-culturale, alcuno appuntamenti al servizio della città.

E’ stato significativo poter incontrare, dopo diverso tempo, tutti i ministri straordinari, gli insegnanti di religione, i giovani e coloro che nei vari gruppi e movimenti si occupano delle nuove generazioni. Ciò che ci ha messi in discussione è stata la difficoltà a raggiungere davvero “tutti”, ma siamo ben consapevoli che l’ascolto non è un evento di un momento, ma uno stile che, consacrati e laici, nella pluralità dei carismi, deve appartenerci sempre di più.
“Dove il Signore sta conducendo la sua Chiesa? Quali germogli e quali tralci secchi?” L’ascolto è partito da questi interrogativi.
Possiamo raccontare quanto è emerso attraverso le tre parole- chiavi del cammino sinodale: comunione, partecipazione, missione.

Comunione

Si avverte uno slancio nuovo d’interazione fra le parrocchie, una “nuova linfa”, che ci vede sempre più in cammino insieme, soprattutto a partire dalla testimonianza di unità e fraternità fra preti. Si è sottolineato come la fonte primaria della comunione è la preghiera, l’ascolto della Parola, l’essere centrati su di Lui, per non cadere nelle tentazioni, sempre presenti, dell’individualismo, della chiusura, dei confini, dell’essere ripiegati sugli stereotipi del passato. L’Eucarestia  domenicale è un momento importante, dove possiamo celebrare ciò che viviamo e trovare slancio per vivere nel mondo ciò che celebriamo. Il cammino della Chiesa, si è detto più volte, non è semplicemente un “fare”, ma riscoprire le potenzialità e i doni che il Signore sparge a piene mani. Siamo chiamati a crescere sempre di più nel dialogo, non soltanto fra di noi, ma con tutti, e nella concretezza delle proposte, in uno stile empatico e accogliente.

Partecipazione

L’icona richiamata più volte è quella dei discepoli di Emmaus: tutti siamo in cammino e chiamati a farci “compagni di viaggio”, nessuno escluso, non soltanto con chi la pensa come noi, ma anche a fianco di ogni persona, facendoci interpreti delle domande e dei bisogni di ognuno. Siamo consapevoli che solo diventando testimoni autentici della Parola ascoltata e celebrata, possiamo portare la Buona Notizia nelle nostre comunità e nella società. Occorre superare una certa apatia, nel lasciarsi coinvolgere e mettersi al servizio, e superare la tentazione del clericalismo, per riscoprire la missione del laicato, ponte tra il mondo e la comunità ecclesiale, a partire dalla vocazione battesimale e dall’appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Nell’ascolto si è evidenziato la necessità per i laici di acquisire un’adeguata formazione teologica e pastorale per dare una risposta alle attese del territorio in cui opera e per poter partecipare attivamente insieme ai pastori alla vita decisionale delle comunità di appartenenza.

Missione

Si è sognata una Chiesa più sinodale, che torni ad essere libera, povera e serva, che conosce realmente i bisogni delle persone, attenta ai poveri, agli “invisibili” e ai deboli, che sappia arrivare alle periferie, e re-inventarsi nella creatività dello Spirito e con entusiasmo rinnovato, senza protagonismi e ricerca di notorietà. In più momenti si è ricordata l’attenzione per il mondo giovanile, per una pastorale più inclusiva e trasversale per età, e meno ripiegata in compartimenti stagni, che sia comunicativa e coinvolgente. Diversi germogli di tutto questo li ritroviamo già in mezzo a noi.

La nostra Unità Pastorale continua il suo cammino, nell’ascolto e nel pro-gettare insieme: il ritorno della festa della famiglia per valorizzare il territorio e vivere un momento di comunione tra tutte le parrocchie nel tempo di Pasqua; l’ esperienza estiva di servizio per giovani in Albania per stimolare a sporcarsi le mani e per rispondere al desiderio di tanti di rendersi utili; il potenziamento della nuova Caritas Cittadina per un servizio competente e integrato ai favore dei poveri, in collaborazione con i servizi sociali del Comune;  la formazione condivisa degli operatori pastorali per crescere nella collaborazione, nell’ecclesialità e nella qualità della proposta; il tavolo delle associazioni, per una presenza significativa e propositiva nella città;  gli appuntamenti di preghiera al ritmo dell’anno liturgico, per sostenere come linfa il nostro operato e affidare al Signore i passi che soltanto in Lui e con Lui possiamo compiere.
“Chi non raccoglie con me disperde” (Lc 11, 23)